giovedì, 28 Marzo 2024
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Il nodo Pedemontana Lombarda

Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, ha recentemente inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, al vicepresidente e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al  ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Nella missiva, Podestà si sofferma sul finanziamento di Pedemontana Lombarda, anche alla luce dei due miliardi di euro destinati alle infrastrutture dal «Decreto del Fare»: «Il punto sul quale emergono delle perplessità è la scelta di tralasciare la più costosa opera in corso nell’Ue, in grado di rendere più fluida la mobilità di persone e di merci nell’area trainante della nostra economia. Un’infrastruttura in carico per oltre il 70% all’investimento diretto dei cittadini sulla scorta di scelte (alcune notoriamente discutibili) operate in passato da precedenti amministrazioni locali. In questi giorni, alcuni importanti giornali hanno affermato che la realizzazione di Pedemontana è messa in dubbio dalla impossibilità della Provincia di Milano (e di Monza e Brianza e del Comune di Milano) di dar seguito agli aumenti di capitale necessari per far avanzare i cantieri. È innegabile che sia stata una follia la scelta della Giunta Penati di farsi carico dei 2/3 dell’azionariato di Pedemontana (un’opera di quasi cinque miliardi di euro), attraverso Serravalle. Eppure la società di Assago, quest’anno, ha pienamente sottoscritto la propria parte (68 milioni) di aumento di capitale in Pedemontana, mentre sono stati gli istituti bancari (Banca Intesa e Ubi), soci per il 32%, a non sottoscrivere la propria quota: è stata la nostra spa a dover mettere i 32 milioni non sottoscritti dai partner bancari. Ora l’azione del Governo, che assicura 330 milioni a Tangenziale Esterna di Milano, 370 milioni a Pedemontana Veneta, 55 milioni alla Rho-Monza, 200 milioni alla linea 4 della Metrò di Milano, discrimina Pedemontana Lombarda. Il Ministero delle Infrastrutture individua in 560 milioni, da garantire negli anni 2014, 2015 e 2016, l’entità delle risorse governative. La Pedemontana, attraverso Serravalle, tornerà presto a essere offerta a investitori internazionali. Senza tale sostegno governativo, il collocamento sul mercato mondiale delle azioni di Serravalle (reso obbligatorio dalla Spending review, dal Patto di stabilità e dagli impegni finanziari in atto da parte degli Enti locali) risulterà meno premiante per l’investimento realizzato dalle precedenti Amministrazioni con l’impiego di risorse dei cittadini. Se l’impegno da parte dell’Esecutivo risultasse tardivo, oltre la definizione del collocamento delle azioni sul mercato finanziario (Ottobre-Novembre 2013), ne risulterebbe non solo una evidente penalizzazione per gli investimenti fin qui fatti con le risorse dei lombardi ma anche un premio ingiustificato per i futuri acquirenti. Per tali ragioni, consapevole della grande l’attenzione prestata dai ministri della nostra regione, sono certo che verranno individuate in tempo utile (cioè, entro questo mese) le risorse (560 milioni) da allocare nei bilanci statali dei prossimi tre anni».

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