venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Fiorino diventa off road

Grazie ad uno speciale allestimento il compatto veicolo commerciale Fiat Professional abbandona le strade asfaltate e affronta gli imprevisti di quelle accidentate.

Il comportamento dinamico è una gradevole conferma grazie al propulsore turbodiesel 1.3 Multijet da 75 CV Euro 4 (disponibile anche con il filtro antiparticolato FAP) che si distingue per la grande elasticità di marcia, l’affidabilità e le prestazioni. Stiamo parlando del Fiorino Adventure che, come lo stessa denominazione desidera richiamare, si caratterizza per l'ottimo comportamento dinamico qualunque sia l’impiego o il percorso intrapreso. Alla sua naturale “mission cittadina”, quindi, aggiunge anche quella specificatamente orientata all’utilizzo rurale oppure, in generale, alle percorrenze su strade accidentate e non asfaltate, come strade di montagna e sterrati. Rimane inalterata l'economicità della manutenzione con intervalli di cambio olio fissati a 30.000 km, mentre la razionale disposizione dei componenti del propulsore riduce in modo significativo i tempi necessari per gli interventi di manutenzione. Esternamente spicca il paraurti realizzato con linee morbide a garanzia di massima protezione per il veicolo, specialmente negli urti a bassa velocità, mentre le fasce di protezione sono facilmente rimovibili allo scopo di ridurre i costi di riparazione. Inoltre sono previsti di serie i pneumatici tassellati 185/65 R15 M+S all season per una perfetto “grip” in qualsiasi periodo dell’anno.

Il Fiorino in “profondità”

Fiorino Adventure si contraddistingue dai suoi “fratelli” per l'assetto rialzato, il riparo sottomotore integrato nel paraurti anteriore e le protezioni più estese della carrozzeria: l’ideale, insomma, per un utilizzo, sia cittadino, sia “all road”. Per il resto rimangono inalterate le caratteristiche tipiche della gamma Fiorino, in altre parole un veicolo contrassegnato da dimensioni compatte, maneggevolezza e da una grande capacità di carico. Un modello che, ricordiamo, condivide la medesima piattaforma della Peugeot Expert Tapee e della Citroen Nemo. Insomma, gli ingegneri di Fiat Professional hanno realizzato un Fiorino quasi fuoristradistico. Ma scendiamo nei dettagli: l’offerta del pack “Adventure” è caratterizzata da un assetto rialzato di due centimetri, dal riparo sottomotore integrato nel paraurti anteriore e dalle protezioni più estese della carrozzeria, mentre sono previsti di serie l'EBD, l'hill hold, le cinture a tre punti con pretensionatore, il limitatore di carico, il servosterzo idraulico, gli airbag anteriori e laterali, il climatizzatore manuale con filtro antipolline e gli alzacristalli a comando elettrico. Fra gli optional, giusto sottolineare, invece, il volante ed il comando del cambio in pelle, le porte posteriori a due battenti asimmetriche, il sistema Blue&Me (bluetooth) ed i cerchi in lega da 16”. Gradevole l’impostazione della plancia a forma di “T”, mentre sopra la consolle centrale è possibile avere dei vani a giorno o, in alternativa, una tavoletta con pinza per gli appunti, peraltro presente nella versione che abbiamo testato. 

Spazioso dentro, compatto fuori

Le dimensioni esterne sono estremamente compatte. Il Fiorino è lungo circa 3,96 metri, alto 1,72 e largo 1,71 metri. Numeri che lo avvantaggiano sicuramente nel traffico cittadino, grazie ad un eccellente diametro di sterzata: 9,95 metri tra i marciapiedi e 10,45 tra i muri. Durante le manovre in retromarcia il veicolo viene assistito da appositi sensori di parcheggio. Ma la differenza sostanziale della versione adventure consiste nel sistema Traction +, il sistema di trazione attivabile tramite un pulsante presente in plancia che, in caso di scarsa aderenza (a bassa velocità), trasferisce la coppia sulla ruota che in quel momento detiene il miglior grip, mentre in situazione “normale” (in altre parole sopra i circa 30 Km/h) si comporta, ne più ne meno, al pari di un sistema classico ESP, garantendo, quindi, stabilità e sicurezza di marcia. Una soluzione che, rispetto ad una tradizionale trazione 4×4 risulta, ovviamente, molto più economica. Lo abbiamo guidato su un fondo sconnesso è l'impressione è stata davvero di una grande padronanza del veicolo, mentre la direzionalità, nonostante il terreno non certo “omogeneo” è rimasta perfetta. L'inserzione dell'aria condizionata non è consigliabile durante l'uso fuoristradistico, quando sono necessari “tutti” i cavalli del Multijet, mentre la vocazione off road, comunque, si percepisce chiaramente nella guida su strade a scorrimento veloce per via dell'assetto leggermente rigido. L'accesso al vano di carico (2,8 m3) è assicurato dal portellone laterale scorrevole, oltre alle tradizionali porte posteriori asimmetriche a due battenti, mentre il Cx di 0,31 è la conferma dell'ottima aereodinamica ottenuta grazie all’ottimizzazione di alcuni dettagli stilistici della carrozzeria, come lo spoiler posteriore, a tutto vantaggio della riduzione dei consumi e della silenziosità di marcia. Da sottolineare che tutte le versioni possono essere richieste anche con omologazione N1 (4 persone + 293 kg), che comporta specifiche agevolazioni fiscali a seconda dei Paesi. Per ottemperare a precise norme di sicurezza “passiva”, il Fiorino vanta una struttura rigida nella parte abitativa del veicolo (in modo da proteggere gli occupanti dalle intrusioni nell'abitacolo) ed è dotata di zone anteriori e posteriori ad elevata capacità di assorbimento di energia. 

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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