giovedì, 10 Luglio 2025
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10 nuovi DAF XF ampliano la flotta del Gruppo Pittaluga

Il Gruppo Pittaluga rinnova la sua flotta con 10 DAF XF 480 per ridurre consumi e migliorare comfort: un ritorno dopo 15 anni

Dopo quasi quindici anni di assenza, il Gruppo Pittaluga torna a investire nel marchio DAF, con l’acquisto di 10 trattori XF 480 destinati alle attività containerizzate nazionali e internazionali. Un ritorno ragionato e motivato non solo dalla qualità tecnica dei veicoli, ma da una riflessione più ampia sulle esigenze operative in un momento storico segnato da profondi squilibri nella logistica globale.

«Sono sempre molto contento – sottolinea Massimo Dodoni, amministratore delegato di DAF Veicoli Industrialiquando riusciamo a conquistare un nuovo cliente. Ma sono doppiamente contento quando un’azienda di trasporti che ci aveva scelto in passato, dopo averci abbandonato torna nuovamente ad acquistare nostri veicoli. È il segno che quanto fatto negli ultimi anni colpisca nel segno e riesca a fornire maggiore soddisfazione alle esigenze di chi con i camion lavora ogni giorno».

Il gruppo ligure – attivo nel settore del trasporto container fin dal 1972 con la capogruppo Pittaluga Servizio Containers, e oggi articolato anche attraverso San Giovanni Trasporti (Castel San Giovanni, PC) e Vetra Logistics (Collesalvetti, LI) – si trova a operare in un contesto reso altamente instabile dalle conseguenze del post-pandemia e da nuove tensioni geopolitiche.

Il Gruppo Pittaluga rinnova la sua flotta con 10 DAF XF 480

La scelta di acquistare 10 trattori DAF XF 480 si inserisce in questo contesto.

«L’importante, però – sottolinea l’amministratore delegato e responsabile commerciale del Gruppo, Fabio Pittaluga – è che a prescindere dal luogo di attività, che sia Genova, Livorno o l’area milanese, quella principalmente toccata dalle nostre missioni di trasporto, in tutti questi luoghi ci sia un punto assistenziale vicino ed efficiente. E la rete DAF soddisfa questa condizione».

Consumi di carburante e contratti di assistenza

«Quello che ci aspettiamo acquistando i nuovi DAF è di recuperare, tramite una riduzione dei consumi di carburante e dei costi di manutenzione, circa un 20% di quanto ci costringono a perdere i rallentamenti indotti dal traffico» ha spiegato ancora Fabi Pittaluga. E proprio a tale scopo i veicoli sono coperti da un contratto di manutenzione che, secondo l’AD, «è utile ad estendere la garanzia ad alcune componenti essenziali, ad avere una scontistica sui ricambi e ad ottenere un canale preferenziale nel ricevimento in officina, in modo da contenere i tempi di attesa».

Inoltre, tra le motorizzazioni disponibili si è optato per quella con una potenza di 480 CV, che sarà alimentata con HVO, perché viene considerata un compromesso ottimale rispetto a ogni tipologia di percorrenza, sia rispetto ai tratti pianeggianti padani, sia su quelli montuosi che ci si trova ad affrontare uscendo o rientrando dalla Liguria.

Uno sguardo al benessere degli autisti grazie alla cabina DAF

«Con l’attuale carenza di autisti – ricorda Pittaluga –nessuno può permettersi di acquistare camion senza prima ascoltare il parere di chi li guiderà. E quando abbiamo interpellato i nostri 110 autisti dipendenti – uno per ogni veicolo della flotta – abbiamo raccolto giudizi molto positivi rispetto al DAF XF, sia perché di primo impatto la macchina è molto bella, esternamente come internamente. Ma soprattutto perché è spaziosa e quindi l’autista che ci vive all’interno, che ci trascorre – almeno nel nostro caso – 6-7 notti ogni mese, tiene molto in considerazione la vivibilità. E se l’autista si sente a suo agio, se lavora in un ambiente di cui è soddisfatto, anche noi siamo contenti perché lo vediamo più disponibile e maggiormente attento. E in definitiva, anche più produttivo».

Non è un caso, allora, come puntualizza l’AD, che il Gruppo Pittaluga registri un tasso di sinistrosità decisamente contenuto, conquistato con una politica precisa – aggiunge – «che prevede di assegnare un mezzo a ogni singolo autista così da farlo diventare il suo esclusivo posto di lavoro e da indurlo a prestargli le giuste attenzioni anche rispetto al lavaggio e alle manutenzioni. Perché se il mezzo sta bene, allora l’autista sta bene e, di conseguenza, anche l’azienda».

Una gestione familiare che funziona

Un circolo virtuoso che funziona: perché è vero che l’età media degli autisti raggiunge i 47-48 anni, ma è anche vero che molti dei 110 attualmente al servizio del Gruppo lo sono da tanti anni e spesso ci rimangono fino alla pensione. E dietro questo alto livello di fidelizzazione c’è non soltanto l’affidamento in esclusiva di un camion comodo, ma anche un soddisfacente livello retributivo e – come lo definisce Pittaluga – «un sincero rispetto reciproco, vale a dire la possibilità di stabilire un dialogo diretto tra proprietà e dipendenti, basato sulla convinzione che l’autista svolga nell’azienda una funzione essenziale e che, come tale, vada valorizzata».

Un clima di dialogo che riflette in parte anche il familiare assetto societario, visto che a coadiuvare Fabio Pittaluga nella gestione del Gruppo c’è suo fratello Marco in veste di responsabile operativo e sua sorella Monica come responsabile amministrativa.

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
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