giovedì, 25 Aprile 2024
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CNH, nessuna cessione di IVECO all’azienda cinese FAW Jiefang

Con una nota stampa CNH Industrial conferma che ha terminato le discussioni con FAW Jiefang relative al business OnHighway dell’Azienda e che continua a perseguire i piani esistenti in vista della separazione di queste attività nella prima parte del 2022.

CNH Industrial crede che sussistano significative opportunità per sviluppare il proprio business OnHighway come fattore di accelerazione nell’attuazione di soluzioni e infrastrutture per trasporti sempre più sostenibili, in linea con le ambizioni del Green Deal dell’Unione Europea.

Le dichiarazioni dei sindacati

Soddisfatti della notizia i sindacati. “Accogliamo la notizia dell’interruzione della trattativa con sollievo, tanto più che i volumi produttivi di IVECO sembrano essere in generale ripresa: siamo fiduciosi che questa storica azienda italiana possa andare avanti con le proprie forze” afferma Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm.

Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic, rafforza il concetto: “Crediamo che IVECO possa e debba rimanere italiana, anche perché gli intrecci con la Difesa e con i motori a idrogeno sono un presidio tecnologico nazionale“.

La notizia della rottura impone di dare certezze. E’ necessaria la convocazione urgente presso il ministero dello Sviluppo Economico per le garanzie sull’accordo sottoscritto il 10 marzo 2020 al Mise per gli investimenti sul gruppo, a partire da IVECO, per dare prospettive occupazionali” dice invece Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil.

Con o senza Faw è necessario aprire un confronto puntuale con azienda alla presenza anche del Ministero dello Sviluppo economico. Un anno fa abbiamo firmato un piano industriale in sede governativa, ora è indispensabile una verifica puntuale su stabilimenti, occupazione e prospettive future” afferma Ferdinando Uliano, Segretario nazionale Fim Cisl.

L’interruzione delle trattative per la cessione di IVECOè una notizia positiva, perché allontana le potenziali ricadute negative sugli stabilimenti di Fpt Industrial, che a Torino occupano circa 3 mila lavoratori” ribadisce Luigi Paone, segretario Uilm Torino.

A. Trapani
A. Trapanihttps://www.andreatrapani.com
Redattore e Responsabile Area Web Trasportare Oggi in Europa
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