mercoledì, 24 Aprile 2024
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AUTOTRASPORTO: MORIA DI IMPRESE IN SPAGNA E IN FRANCIA

L’associazione degli autotrasportatori spagnoli Fenadismer annuncia una moria d’imprese nell’ultimo semestre. I francesi chiedono restrizioni al cabotaggio.

L’associazione degli autotrasportatori Fenadismer rivela che nel secondo semestre del 2008 hanno chiuso i battenti in Spagna 6135 imprese di autotrasporto, secondo i dati ufficiali del Registro de Empresas de Transporte del Ministerio de Fomento (una sorta di Albo dell’Autotrasporto spagnolo). Ben 1641 aziende avevano sede in Catalogna e 909 in Andalusia. La situazione dell’autotrasporto spagnolo è analoga a quella italiana e conta una flotta complessiva di 103mila veicoli. Secondo Fenadismer, la moria di aziende è causata dalla crisi economica, che sta colpendo la Spagna in modo più pesante rispetto ad altri Paesi europei.

Piano di salvataggio – Per affrontare la crisi, l’associazione chiede al Governo un articolato piano di salvataggio, che comprende il prepensionamento degli autotrasportatori a 58 anni, la sospensione provvisoria dell’autorizzazione ai veicoli che sono senza lavoro, un sistema tariffario che comprenda costi minimi, la possibilità per le imprese di ricontrattare crediti e leasing, la dilazione delle imposte e dei contributi ed altre misure di carattere fiscale.

Francia – Anche la francese FNTR registra un forte aumento nella chiusura delle imprese di autotrasporto: nell’anno appena chiuso, 10mila hanno cessato volontariamente l’attività, mentre 2122 sono fallite (il doppio rispetto al 2007). E per il 2009, l’associazione degli autotrasportatori francese teme la chiusura di altre 40mila aziende. Anche in questo caso, gli autotrasportatori chiedono al Governo misure eccezionali: ridiscutere a livello europeo la norma sui tempi di lavoro degli autisti, la clausola di salvaguardia sul cabotaggio terrestre e la defiscalizzazione degli straordinari. La clausola di salvaguardia sul cabotaggio consiste nel congelare la possibilità di farlo, prevista dal primo maggio 2009, per gli operatori di alcuni nuovi Paesi dell’Unione (Slovacchia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Pasi Baltici). Secondo la FNTR, già oggi un terzo del cabotaggio terrestre europeo avviene in Francia e l’ingresso dei nuovi operatori provocherebbe un ulteriore calo delle tariffe.

Da Trasporto Europa

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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