Industria automobilistica, imprese di componentistica, Università e centri di ricerca si mettono insieme per «fare sistema» e vincere la sfida della mobilità sostenibile con l’auto elettrica. Un piano ambizioso che coinvolge 17 tra Università e centri di ricerca e 70 imprese tra cui Fiat, Ferrari, Brembo, Piaggio, Pininfarina, Dallara, Eni ed Enel.
Il punto di partenza sono due piattaforme, una per la mobilità elettrica e l’altra per l’innovazione, che vedranno la luce al Ministero dell’Università e della Ricerca, con lo scopo di agevolare le convergenze tra mondo della ricerca e industria sui temi della mobilità sostenibile.
L’iniziativa è stata promossa da Assoknowledge, di Confindustria, e Ata (Associazione Tecnica dell’Automobile), che hanno deciso di radunare le «bandiere» dell’innovazione made in Italy al fine di conquistare la leadership in un settore di mercato in rapida crescita, che nel 2015 dovrebbe rappresentare il 10% del mercato mondiale dell’auto. Un approccio bottom-up in cui gli obiettivi non sono più definiti dall’alto, a livello politico, ma derivano da un’iniziativa imprenditoriale sostenuta dalle istituzioni che ha lo scopo di concentrare le energie e le risorse necessarie, stabilendo un punto di incontro tra le iniziative già avviate in questa direzione, e di incrementare così le chance di accedere ai finanziamenti europei destinati ai progetti per la mobilità sostenibile.
Da H2IT