sabato, 20 Aprile 2024
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Un break salvavita: i check up gratuiti di Iveco

E’ partito ieri il progetto Iveco Check Stop, iniziativa per la sicurezza stradale patrocinata dal ministero dei Trasporti, dall’Unione Interporti Riuniti, dall’Associazione italiana di Medicina del Sonno e dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Genova, che intende offrire gratuitamente a tutti gli autotrasportatori check up mirati ad individuare sintomi di affaticamento e a diagnosticare eventuali disturbi del sonno. Un Iveco Stralis Hi-Way allestito con un semirimorchio adibito a sala medica e  sala relax, percorrerà in cinque tappe l’Italia, nei principali punti di traffico e concentrazione di mezzi pesanti, quali sono appunto gli interporti (e un’area di servizio), secondo il seguente calendario:

Novara – CIM Spa Interporto: 16-20 giugno
Verona – Interporto Quadrante Europa: 23-27 giugno
Bologna – Interporto di Bologna: 30 giugno-4 luglio
Roma – Area di Servizio Prenestina Est: 9-10 luglio
Nola – Interporto Campano: 14-18 luglio

L’interno del semirimorchio vi accoglierà con un’area relax dotata di un angolo bar, dove potersi ristorare con un buon caffè, postazioni Internet e comode poltrone “massaggianti” in pelle.
Ma non finisce qui perché, contemporaneamente al vostro check up (della durata di circa mezz’ora durante la quale riceverete anche informazioni e consigli relativi a una corretta gestione dei tempi di riposo e in generale a corrette norme di comportamento), in un’apposita area tecnica esterna Iveco si prenderà cura anche del vostro mezzo: controllando le sue funzionalità primarie (sistemi di illuminazione e segnalazione e controllo usura del battistrada), con l’eventuale sostituzione, gratuita, dei componenti non funzionanti.
Tanti i partner che hanno aderito al progetto Iveco sponsorizzandolo, tra cui Michelin, TNT, ZF, Autoclima, Bosch, Wabco.

Silent Killer
La sonnolenza, la stanchezza, quel senso di intorpidimento mentre si è alla guida, sono campanelli d’allarme da non sottovalutare. Mai. In fondo si tratta di segnali molto chiari e ben interpretabili, che indicano una unica direzione, che non è quella della strada che state percorrendo:   è semplicemente ora di fermarsi. Il corpo umano è una macchina perfetta, che ha del miracoloso, ma esige un altrettanto perfetta “manutenzione”, proprio come il vostro camion: esige innanzitutto tempi di riposo sufficienti a rigenerarla, ed esige un riposo di qualità, il così detto buon sonno ristoratore, e quindi stili di vita corretti.
Chi percorre tanti chilometri al giorno a bordo di un mezzo dovrebbe esserne ben consapevole perché la mancanza di sane e corrette abitudini finisce col compromettere l’attenzione e il relativo tempo di reazione, e quindi la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada.
Il tempo non basta mai. Non basta più. E allora si comincia a  sacrificare quello che dovrebbe essere dedicato al riposo, in una rincorsa continua, ma molto pericolosa, soprattutto per certe categorie di lavoratori. C’è però anche chi non riposa bene perché soffre di insonnia o della sindrome da apnee notturne (OSAS- Obstructive Sleep Apnea Syndrome) o di altri disturbi del sonno che possono rendere la vita diurna più difficoltosa, in particolare per i conducenti di mezzi pesanti.
Il 22% degli incidenti stradali è legato alla sonnolenza, un “silent killer” che ha costi sociali stimabili in oltre 1 miliardo di Euro. 

“Consumiamo un terzo della nostra vita dormendo e in quel terzo ci giochiamo la nostra salute” ha affermato il professor Sergio Garbarino del dipartimento di neuroscienze dell’Università di Genova, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto “Iveco Chek Stop” presso il CNH Industrial Village di Torino.

Uomo e veicolo
I veicoli sono oggi dei concentrati di tecnologia, sono equipaggiati con le dotazioni più avanzate per la sicurezza preventiva, attiva e passiva, sono persino capaci di riconoscere lo stato di stanchezza del driver  dai movimenti del volante, ma il fattore umano, il comportamento (di guida, ma anche di corretta gestione del mezzo nel corso della sua vita), rimane ancora la componente più importante, e determinante, della sicurezza stradale.
Ecco perché il costruttore nazionale investe il suo impegno anche su questo fronte, oltre che su quello del prodotto: informando, sensibilizzando, aiutando, con l’ausilio di medici altamente qualificati dell’Università di Genova, a fare prevenzione, individuando sintomi di affaticamento o diagnosticando disturbi del sonno, spesso facilmente risolvibili in poco tempo, con grandissimi benefici per il “paziente” e per il suo lavoro. Ecco perché l’iniziativa Check Stop, che si inserisce nella più ampia Campagna sulla sicurezza stradale FIA Action for Road Safety, che Iveco sostiene insieme agli altri brand del Gruppo CNH Industrial.

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