La neopresidente della Autorità portuale di Trieste, Marina Monassi, sta cercando soluzioni al problema dei Tir che devono imbarcarsi per la Turchia. Gli autorimorchi attendono i documenti per l’imbarco al Molo VI, all’interno del Porto nuovo. Ma lo spazio è spesso insufficiente a ospitarli e talora gli autoarticolati finiscono per occupare in lunghe file anche un tratto della viabilità cittadina, come è accaduto nuovamente nei giorni scorsi. In un incontro svoltosi in Capitaneria di porto con il direttore marittimo Antonio Basile, Monassi, dopo aver visitato la Sala operativa, si è trattenuta brevemente nella sala riunioni. E alla presenza degli Ufficiali della Guardia Costiera triestina, l’Authority ha auspicato da subito «la necessaria collaborazione con l’Autorità marittima nella risoluzione delle stringenti problematiche del porto, a cominciare dal corretto instradamento dei Tir in attesa dell’imbarco per la Turchia».
Il comandante Basile, che è anche vicepresidente del Comitato portuale, ha confermato incondizionata disponibilità per ogni collaborazione nell’affrontare le importanti sfide che attendono lo scalo triestino. Una delle soluzioni, perlomeno temporanee, prospettate, è che i Tir attendano l’imbarco all’interno del Porto vecchio, al Molo III. Ma questa soluzione, anche se prospettata solo per una parte dei Tir, creerebbe un altro problema: l’attraversamento da parte dei Tir del centro di Trieste attraverso le Rive. La seconda soluzione ventilata è che i Tir attendano che le formalità siano sbrigate all’autoporto di Fernetti, sul Carso triestino. Una alternativa, questa ultima, che implicherebbe che anche la documentazione sia espletata all’autoporto. Nel pomeriggio il problema viene affrontato anche nel corso di una riunione in Prefettura.
Da Shippingonline