Il programma ha lo scopo di favorire una crescita sostenibile delle attività umane sul mare attraverso l’implementazione di casi studio specifici in cui sono stati coinvolti i Paesi dell’Unione Europea le cui coste si affacciano sul Mediterraneo.
I partner italiani sono il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e, su indicazione del ministero dell’Università, Istruzione e Ricerca, la comunità scientifica coordinata da Corila. Insieme hanno individuato come caso studio per il progetto SUPREME, l’area del Nord Adriatico, e nello specifico le acque prospicienti la costa delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna.
Mentre, nell’ambito del progetto SIMWESTMED, si sono implementati due casi studi: uno che ha interessato l’area del Mar Tirreno compresa tra Toscana e Sardegna, e l’altro nell’area dello Stretto di Sicilia, con il coinvolgimento anche di Malta.
Nell’incontro è emerso l’impegno degli Stati che si trovano a condividere luoghi e risorse marine transfrontaliere a lavorare in un’ottica comune per l’utilizzo delle risorse e dello spazio, garantendo la protezione dell’ambiente marino e costiero.
La conferenza è stata anche occasione di incontro tra istituzioni nazionali e locali, pianificatori e portatori di interesse per lo scambio di esperienze e competenze e favorire in questo lo sviluppo in futuro di nuove pratiche di pianificazione dello spazio marittimo ( PSM) – Maritime Spatial Planning (MSP) in inglese.