ESG, complicazione o opportunità? È la domanda a cui risponde il nuovo Quaderno 32 del Freight Leaders Council, intitolato “ESG: la rivoluzione silenziosa”. Il documento, redatto dall’associazione che rappresenta le imprese della logistica italiana, e presentato a Roma nella sede di Confitarma, offre una guida pratica per cogliere le opportunità di una rinnovata attenzione ai valori etici e ambientali. il Quaderno evidenzia come i criteri ESG possano essere un vantaggio competitivo anziché un ostacolo burocratico.
D’altra parte Il conto alla rovescia è iniziato: dal prossimo gennaio, l’obbligo per le imprese con oltre 500 dipendenti di presentare il Corporate Sustainability Report sarà esteso gradualmente fino a includere anche le PMI quotate in borsa. Per chi non si adeguerà ai nuovi requisiti multe, restrizioni all’accesso al credito e l’esclusione dalle gare pubbliche e dagli incentivi statali.
Negli ultimi anni, la logistica ha rafforzato il suo ruolo strategico: l’incidenza sul PIL è passata dal 7,2% del 2019 all’8,9% del 2022, complice la pandemia. Tuttavia, il settore non sempre dimostra un’adeguata consapevolezza: L’outsourcing, che oggi rappresenta il 45,5% del valore delle attività logistiche, è continua a essere orientato al risparmio piuttosto che alla qualità del servizio, una scelta rischiosa in ottica di sostenibilità.
Massimo Marciani, presidente di FLC e tra gli autori del Quaderno, non nasconde la preoccupazione: “Solo il 20% delle imprese – ha detto – è già in regola. Il 50% ha avviato un percorso di adeguamento, ma il 30%, circa 8.000 aziende di produzione, è in grave ritardo e rischia di rimanere fuori dal mercato.
Con il Quaderno 32, il Freight Leaders Council si propone quindi di supportare le imprese nella comprensione e applicazione dei principi ESG anche con alcune raccomandazioni per le aziende, come investire in nuovi modelli di business e innovazione tecnologica, formare competenze, promuovere la collaborazione con partner e stakeholder.
“Adeguarsi non è semplice – ha detto ancora Marciani – ma un’integrazione strategica dei principi ESG trasforma la sostenibilità in un motore di crescita e le aziende che sapranno trasformare la propria supply chain secondo questi criteri saranno sempre più competitive e in grado di attirare investitori attenti ai valori etici