Il Grand Port Marittime du Havre (GPMH) sarà gestito da un Comitato Esecutivo posto sotto la supervisione di una Commissione di Vigilanza, la cui Presidenza è stata affidata il 6 febbraio scorso a Gilles Fournier (vedi nota).Il GPMH ha anche nominato un Comitato per lo Sviluppo, un organo consultivo i cui rappresentanti provengono dall’industria, da enti sociali e associativi e da enti locali.
Dopo il suo insediamento che ha avuto luogo il 27 febbraio 2009, il Comitato per lo Sviluppo è stato incaricato di valutare il progetto strategico del Porto francese prima della relativa approvazione da parte della Comitato di Vigilanza.
Gli orientamenti contenuti in questo progetto evidenziano la volontà di rafforzare i risultati dello scalo, malgrado le difficoltà legate al contesto economico. In particolare, il GPMH conferma gli investimenti previsti insieme alla Regione e allo Stato per il periodo 2007-2013 (per un totale di 624 milioni di €) e programma nuovi investimenti da 300 a 400 milioni di € .
Il piano strategico del porto di Le Havre punta al raddoppio del traffico container entro il 2015 grazie all’ampliamento della sua capacità fino a 6 milioni EVP (equivalente venti piedi), con un contributo del 20% del trasporto di massa entro il 2015 e successivamente del 25% entro il 2020.
Il GPMH si prepara all’evoluzione del traffico di veicoli nuovi sia importati che esportati e conta di potenziare il traffico trans-Manica
Infine è confermata la vocazione del porto a gestire flussi di prodotti energetici.
Il dinamismo del porto di Le Havre si afferma anche attraverso la sua partecipazione rinnovata al salone Transport Logistic, che si terrà a Monaco di Baviera dal 12 al 15 maggio 2009 (Padiglione B4 – Stand 105/206).
Il 2008, anno di transizione che ha visto in Francia l’introduzione della riforma portuale, si è concluso con un bilancio positivo per il porto di Le Havre e un traffico complessivo di 80,5 milioni di tonnellate (+1,4% rispetto al 2007).
Questo aumento è legato al trasporto di prodotti allo stato liquido (+6,7%), in special modo petrolio greggio per oltre i due terzi (34,8 milioni di t. o +5,8%), e a quello di prodotti petroliferi raffinati (12,5 milioni di t. o +10,3%).
Le altre attività portuali per le quali si registra un incremento sono il trasporto su navi “ro-ro” e il traffico passeggeri trans-Manica.
Le attività legate al trasporto container e al trasporto di merci allo stato solido sono in calo.
Rispetto a gennaio 2008, le attività portuali nello scalo di Le Havre in gennaio 2009 evidenziano una riduzione del 2,4% riconducibile a un calo nei trasporti di merci varie dovuto a sua volta alla recessione economica mondiale.
Sia il trasporto di prodotti liquidi sia solidi che il traffico passeggeri hanno registrato un buon andamento e a fine 2008 è stato introdotto un collegamento settimanale con l’Irlanda sia per il traffico merci che passeggeri.