giovedì, 18 Aprile 2024
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Caduta libera per il mercato dei veicoli commerciali

Il mercato dei veicoli commerciali perde 15.000 unità in otto mesi. In estate calo a doppia cifra sia per il mese di luglio (-19,5%), sia per quello di agosto (-12,2%)

Questo è quello che emerge dai dati pubblicati dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, che denuncia anche che al ritmo attuale il parco sarà rinnovato solo nel 2045.

Il mercato dei veicoli commerciali perde 15.000 unità

Con 15.000 veicoli immatricolati in meno rispetto al 2021, infatti, i primi otto mesi del 2022 del mercato dei veicoli commerciali registrano un calo del -12,3%. Andamento confermato dai due mesi estivi, con 12.755 unità registrate a luglio (-19,5% rispetto alle 15.838 unità di luglio 2021) e 8.100 veicoli ad agosto (-12,2% sugli 9.228 di agosto 2021).

Il problema degli incentivi e delle infrastrutture

Un modesto effetto stanno avendo gli incentivi all’acquisto di nuovi veicoli, che sono praticamente fermi per carenza di richieste a causa dell’esclusione dal beneficio di quelli a combustione tradizionale con obbligo di rottamazione, categoria che rappresenta il 98% del mercato.

“La decisione di precludere l’accesso agli incentivi agli automezzi con motori a combustione tradizionale di ultima generazione, produce un evidente impatto negativo sul processo di rinnovo del parco circolante” sottolinea il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. “Sulle strade, secondo i dati al 30 giugno, circolano 4.180.000 veicoli commerciali, il 42,2% dei quali è ante Euro 4, quindi con più di 16 anni di anzianità: con il ritmo di ricambio attuale l’intero parco verrebbe sostituito solo fra 22,5 anni, nel 2045”.

“Ma oltre agli incentivi – aggiunge Crisci – per sostenere la diffusione dei veicoli a zero emissioni rimane prioritario disporre di una solida rete infrastrutturale, soprattutto attraverso contributi più consistenti e procedure più snelle per ottenere gli sgravi fiscali per l’installazione di ricariche private”.

La struttura del mercato

Nei primi 7 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), i dati, confrontati con lo stesso periodo 2021, evidenziano un ulteriore peggioramento dei privati che perdono il 27,5% dei volumi e circa 4 punti di quota (al 18,8%), delle autoimmatricolazioni, che scendono al 4,6% e delle società al 41%. Il noleggio a breve termine riduce il calo, perdendo comunque circa 1/3 dei volumi (al 4,3% di quota), mentre il noleggio a lungo termine, unico a registrare una crescita delle immatricolazioni, guadagna oltre 9 punti arrivando al 31,4% del mercato dei veicoli commerciali. Sul fronte delle motorizzazioni, il diesel si ferma al 75,8% di quota (-9,2 p.p.), il benzina arriva al 6,3% del totale (+3,0 p.p.), tre decimali li acquista il Gpl (al 3% di share), il metano scende all’1,7%. I veicoli ibridi raddoppiano in quota, al 10,7% delle preferenze, gli elettrici salgono al 2,1%. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei primi 7 mesi scende del 7,8% a 180,9 g/Km (rispetto ai 196,3 g/Km dello stesso periodo 2021).

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
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