giovedì, 25 Aprile 2024
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Continua il trend positivo dei rimorchiati

Confermata la crescita del comparto dei mezzi rimorchiati: a febbraio 2022 registra un +9,6% rispetto al 2021

Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE ha pubblicato i dati del mercato dei rimorchi e semirimorchi per il mese di febbraio 2022. Con 1.400 unità immatricolate verso 1.277, il comparto chiude a +9,6%. Questa crescita è confermata anche rispetto a gennaio 2022, quando le immatricolazioni avevano fatto segnare un +6,3% rispetto all’anno precedente.

Il primo bimestre 2022 mostra complessivamente un andamento positivo rispetto all’anno passato: dal 1° gennaio sono stati infatti immatricolati 2.637 rimorchi e semirimorchi contro i 2.441 dei primi due mesi del 2021 (+8,0%).

Lo spettro della crisi dei componenti

“Confermando il trend di inizio anno, sembrerebbe che il mercato dei rimorchiati sia stato, almeno in parte, risparmiato da quegli elementi di preoccupazione che stanno interessando il settore dei veicoli industriali”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE. “In particolare e per ovvie ragioni, il trainato non soffre infatti dei rincari alla pompa – osserva Starace – tuttavia, le preoccupazioni circa il prolungarsi della carenza e dell’aumento dei costi della componentistica, ulteriormente acuite dalle notizie che giungono dall’Ucraina, non possono che gettare un’ombra preoccupante sul futuro andamento di quello che, in questo momento, pare essere l’unico segmento di mercato nell’ambito del trasporto merci che continua a crescere”.

La crescita del comparto dei mezzi rimorchiati è dovuta a ordini pre-guerra tra Russia e Ucraina

Nonostante i segnali positivi del mercato, l’UNRAE esprime ad ogni modo cautela riguardo alle previsioni di crescita dei prossimi mesi. Le immatricolazioni attualmente registrate, infatti, si riferiscono a ordini effettuati in un periodo precedente alla crisi geopolitica in Ucraina e agli esponenziali rincari dei costi di energia e carburanti. “Bisogna ricordare che le attuali immatricolazioni riguardano ordini acquisiti nel secondo e terzo trimestre 2021 e non ci è dato sapere il livello di acquisizione ordini dei primi mesi del 2022, – sottolinea il Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – sappiamo però che il crollo della domanda, che già affligge i Paesi dell’Est Europa per le ben note cause, potrebbe riverberarsi per un effetto domino anche in Italia”.

“Alla luce di queste considerazioni, rimane essenziale – conclude Starace – continuare a sostenere adeguatamente il settore anche nell’ottica del rinnovo del parco circolante, che ricordo ancora una volta essere tra i più vetusti d’Europa”.

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