La federazione auspica l'inserimento nella rete europea del sistema idroviario del Nord Italia, delle vie navigabili interne svedesi e della via fluviale del Guadalquivir
L'European Federation of Inland Ports (EFIP), federazione a cui fanno capo oltre 200 autorità portuali di porti interni situati in 19 nazioni dell'Unione Europea, della Moldavia, della Svizzera e dell'Ucraina, ha presentato alla Commissione Europea il proprio contributo alla revisione della politica per le reti di trasporto transeuropee TEN-T.
Nel documento EFIP sottolinea che i porti interni europei dovrebbe svolgere un ruolo importante nella catena di trasporto sostenibile e intermodale e che hanno una funzione fondamentale nella realizzazione di un vera e propria rete intermodale TEN-T. Pertanto la federazione ha ribadito la propria convinzione che l'intera rete di vie navigabili interne e tutti i porti interni dovrebbe essere inclusi nella rete globale TEN-T. Dovrebbero essere incluse quindi alcune vie navigabili attualmente non inserite: ad esempio il sistema idroviario del Nord Italia, in considerazione dello sviluppo compiuto negli ultimi dieci anni, così come le vie navigabili interne svedesi e la via fluviale del Guadalquivir che collega l'Oceano Atlantico con il porto interno di Siviglia.
Inoltre – secondo EFIP – una selezione di porti interni, quelli situati sulle vie navigabili prioritarie della rete TEN-T e quelli situati lungo il tracciati delle linee ferroviarie prioritarie delle TEN-T, dovrebbe essere integrata nel core network della rete europea.
Da Informare