giovedì, 28 Marzo 2024
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L’autotrasporto promuove a pieni voti il TPMS Continental

Nella gestione dei costi della flotta la “buona salute” dei pneumatici ha una grande importanza. Se un pneumatico è anche solo leggermente sgonfio, la sua durata si riduce in maniera significativa. Mediamente, i veicoli commerciali in circolazione presentano una percentuale di sottogonfiaggio del 12%: nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno graduale che rappresenta la causa di oltre il 90% delle forature. Allo stesso modo anche se la pressione del pneumatico è troppo elevata l’usura aumenta o non è distribuita in maniera uniforme, richiedendo la sostituzione prematura del pneumatico. 

La riduzione della durata del pneumatico porta gli operatori delle flotte a sostenere spese aggiuntive che possono raggiungere diverse decine di migliaia di euro, a seconda della dimensione della flotta. Una pressione ottimale del pneumatico, oltre ad impedire l’usura prematura, garantisce la ricostruibilità delle carcasse e, di conseguenza, ne preserva il valore.

La maggiore resistenza al rotolamento provocata da pneumatici sgonfi comporta costi aggiuntivi legati all’aumento dei consumi di carburante, come dimostrato dai calcoli effettuati da Continental in relazione ai mezzi pesanti. Stimando un prezzo del gasolio di circa 1,30 euro al litro, la maggior resistenza al rotolamento dei pneumatici fa aumentare il costo di gestione di ogni veicolo di 1.000 euro all’anno.

ContiPressureCheck, il TPMS di Continental, contribuisce a contenere i costi aggiuntivi causati dalle inefficienze di gestione. Il sistema fornisce dati precisi sulla temperatura e sulla pressione dei pneumatici ed è un valido indicatore per una efficiente gestione del carburante e dei pneumatici dell’intera flotta. Questo moderno sistema di monitoraggio dei pneumatici consiste essenzialmente in moduli sensori a batteria installati su tutti i pneumatici, in un ricevitore montato sul telaio del veicolo e in un display fissato sul cruscotto. Il modulo sensore è largo circa 2 centimetri e pesa soltanto 26 grammi. È costituito da un contenitore di gomma fissato all’interno del battistrada, contenente un sensore per l’acquisizione dei dati, un processore e un trasmettitore. A ogni cambio di pneumatico è possibile estrarre il sistema dal contenitore e utilizzarlo su un nuovo pneumatico. La batteria dura circa sei anni o 600.000 km. ContiPressureCheck funziona con pneumatici di qualsiasi marca, su tutte le combinazioni autocarro-rimorchio e su tutti gli autobus. Una volta montato, il sistema invia in tempo reale alla cabina di guida dati aggiornati sulla pressione e sulla temperatura dei pneumatici. In questo modo, le informazioni sullo stato di tutti i pneumatici del veicolo saranno disponibili istantaneamente ai guidatori, consentendo loro di prendere rapidamente dei provvedimenti se i valori rilevati dovessero differire da quelli previsti.
Grazie a ContiPressureCheck – dichiara Herbert Mensching, Direttore Marketing&Sales Truck Tires per i paesi dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) – i trasportatori possono ottenere risparmi notevoli massimizzando la vita utile dei pneumatici e riducendo il consumo di carburante. Non stupisce quindi che il sistema ContiPressureCheck stia ottenendo un consenso sempre maggiore sul mercato. Continental è molto soddisfatta del feedback positivo ricevuto dai clienti dei paesi di tutto il mondo, relativamente alla praticità del suo TPMS.

ContiPressureCheck convince i trasportatori grazie all’efficienza migliorata

Peter Gheeraert, Titolare e direttore generale di Transport Gheeraert, con sede a Loppem, Bruges (Belgio) ha dichiarato: “Da quando utilizziamo ContiPressureCheck, abbiamo registrato una riduzione considerevole delle forature e dei costi legati al gasolio e alla manutenzione. Questo, non solo implica risparmi in termini di tempo e denaro, ma ci permette anche di offrire ai nostri clienti un servizio più affidabile. L’installazione e il funzionamento del sistema sono estremamente semplici. Altri effetti positivi sono l’impatto ambientale ridotto e la maggiore sicurezza di conducenti, merci e veicoli, derivante dal minor numero di forature o scoppi”.

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