venerdì, 19 Aprile 2024
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La Pedemontana prende forma

Ieri notte è stata chiusa al traffico l’Autostrada dei Laghi da Castellanza a Gallarate, per consentire il varo della prima trave del cavalcavia di svincolo tra l’Autostrada Pedemontana Lombarda e la A8, che collegherà la più giovane autostrada italiana in costruzione e la più vecchia autostrada del mondo, l’A8 Milano-Varese, inaugurata nel 1924. Con la realizzazione del cavalcavia si completa lo svincolo con la Milano-Laghi a Cassano Magnago che rappresenta il “km-zero” di Pedemontana, che da quel punto si sviluppa per 70 km verso est fino ad incontrare la A4 Milano-Venezia a Osio Sotto dopo aver incrociato la A9 Milano-Como, la SS36 a Desio e la A51 tangenziale est a Vimercate. Dal cavalcavia, la nuova autostrada proseguirà però anche verso ovest, con un collegamento diretto alla SS336 verso l’aeroporto della Malpensa e verso la A4 Milano-Torino a Boffalora Ticino. Con questo raccordo, Pedemontana rappresenterà quindi anche un nuovo collegamento tra la Brianza e le province settentrionali della Lombardia verso il Piemonte, ed una nuova opportunità di scambio tra bacini produttivi ed occupazionali.

Svincolo di Cassano Magnago

Lo svincolo di Cassano Magnago è situato nel comune di Cassano Magnago e costituisce l’estremità lato Ovest dell’Autostrada Pedemontana Lombarda. Lo svincolo si trova a circa 1.5 km di distanza sulla A8 (in direzione Varese) dallo svincolo esistente di Busto Arsizio e interconnessione con la esistente SS 341 di collegamento con l’aeroporto di Malpensa. Lo svincolo è classificabile a “semi quadrifoglio” ed è composto da 6 rampe che garantiscono i collegamenti della Tratta A con le direttrici per Milano, Varese e Malpensa.

Il viadotto di scavalco

Il viadotto  varato fa parte dell’opera di scavalco dell’interconnessione tra l’Autostrada Pedemontana e l’autostrada A8 Milano – Varese. Tale interconnessione avverrà tra lo svincolo di Busto Arsizio e lo svincolo di Gallarate sull’autostrada A8. Il viadotto, in sezione mista calcestruzzo-acciaio, presenta due carreggiate separate con una lunghezza complessiva di 59 metri mentre la larghezza dell’impalcato è pari a 20 metri per la carreggiata Ovest e 18 metri per quella Est. La struttura dell’impalcato è costituita da due travi principali di altezza pari a 2.8 metri e traversi di collegamento. Tale struttura verrà completata dalla soletta in cemento armato, che verrà unita successivamente al varo, mediante l’utilizzo di elementi prefabbricati appoggiati sulle travi principali. I due impalcati sono stati assemblati nei mesi scorsi in adiacenza alle opere di sostegno in cemento armato, le spalle del viadotto visibili percorrendo l’autostrada A8, sulle quali verranno appoggiati gli impalcati durante il varo.

Rilevanza intervento

Nel contesto dei lavori per la realizzazione della Tratta A, il varo del viadotto di scavalco dell’interconnessione tra l’Autostrada Pedemontana e l’autostrada A8 Milano – Varese dà il via libera al completamento delle rampe dello svincolo che costituiscono l’inizio dell’Autostrada Pedemontana e, quindi, anche le prime opere avanzate. Si tratta infatti del primo varo di un impalcato metallico di tutte le tratte affidate al General Contractor Pedelombarda.

I due Impalcati da varare

Due impalcati di 400 tonnellate circa, realizzati con travi e irrigidimento in acciaio, e soletta in calcestruzzo, gettata in opera mediante l’utilizzo di casseri prefabbricati. L’utilizzo di travi metalliche è necessario vista la notevole lunghezza dell’impalcato (59 m). Il colore blu degli impalcati è stato imposto in analogia ai viadotti esistenti sull’autostrada A8.

Le operazioni di varo

Le operazioni di varo sono avvenute dalle ore 22 alle ore 5 durante le due chiusure totale dell’autostrada A8 nel tratto compreso tra le uscite di Cassano Magnago e Castellanza. Le principali operazioni di varo sono state completate in tre fasi. Dopo l’assemblaggio di due impalcati nelle zone di preassemblaggio interne al campo di varo, tre autogru sono state avvicinate alla posizione di sollevamento (due autogru, da 500 e da 650 tonnellate, al lato sud del viadotto, e una autogru da 800 tonnellate sul lato nord); una volta posizionate le autogru, il primo dei due impalcati è stato preso in carico su carrellone gommato e successivamente portato in posizione di sollevamento, in corrispondenza dell’autogru posizionata anche essa per il sollevamento: da qui, il primo impalcato è stato sollevato e sistemato su appoggi definitivi.

Si replicherà tra giovedì 3 e venerdì 4 maggio, con il posizionamento della seconda trave del viadotto.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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