Karin Rådström è stata eletta Presidente del Board Veicoli Commerciali dell’ACEA per il 2026, in un momento cruciale per competitività, decarbonizzazione e regolamentazione dell’industria europea dei camion e autobus
Karin Rådström, CEO di Daimler Truck, è stata eletta Presidente del Board dei Veicoli Commerciali dell’ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) a partire dal 1° gennaio 2026. Succederà a Christian Levin, CEO di Scania e presidente del gruppo TRATON, che ha guidato il Board negli ultimi anni.
La nomina arriva in un momento particolarmente delicato per il settore europeo dei veicoli industriali, chiamato a conciliare decarbonizzazione, competitività industriale e sostenibilità economica in un contesto normativo e geopolitico complesso.
Karin Rådström è stata eletta Presidente del Board Veicoli Commerciali dell’ACEA per il 2026
Il Commercial Vehicle Board di ACEA riunisce i vertici dei principali costruttori europei di camion e autobus e rappresenta la voce dell’industria nei confronti delle istituzioni europee su temi chiave come normative ambientali, infrastrutture, politiche industriali e condizioni di mercato.
Sotto la guida di Karin Rådström, il Board sarà chiamato a rafforzare il dialogo con l’Unione Europea in una fase in cui le decisioni politiche avranno un impatto diretto sulla capacità del settore di investire e innovare.
“È un privilegio e un onore assumere la presidenza del Board Veicoli Commerciali di ACEA in un momento così cruciale per il nostro settore. Camion e autobus tengono l’Europa in movimento: sono la spina dorsale della logistica e del trasporto pubblico. Con molti dei principali costruttori mondiali di camion e autobus basati in Europa, abbiamo sia la responsabilità sia l’opportunità di guidare questo percorso” ha commentato Karin Rådström.
Le sfide del 2026 di ACEA
Tra i temi centrali indicati dalla futura Presidente figurano:
- lo sviluppo di infrastrutture di ricarica e rifornimento adeguate,
- politiche che garantiscano casi di business sostenibili per gli operatori,
- una revisione tempestiva della normativa sulle emissioni di CO₂, auspicata entro la metà del 2026, per verificare l’allineamento tra obiettivi, tecnologia e realtà di mercato.
Una fase cruciale per l’industria europea
Secondo Rådström, la fase attuale impone un riesame rapido della normativa europea sulle emissioni di CO₂ per i veicoli pesanti, che dovrebbe concludersi al più tardi entro la metà del 2026. Un intervento ritenuto indispensabile per evitare che i costruttori si trovino a fronteggiare sanzioni in assenza delle condizioni necessarie alla diffusione dei veicoli a zero emissioni. Le regole, sottolinea, devono procedere di pari passo con lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e di rifornimento a idrogeno, oltre che con politiche capaci di sostenere modelli di business economicamente sostenibili per gli operatori, come l’introduzione di pedaggi stradali basati sulle emissioni di CO₂ in tutti gli Stati membri.
“Il 2026 deve essere l’anno in cui l’Europa trasforma le sfide in progresso, offrendo soluzioni pragmatiche che tutelino la competitività e allo stesso tempo promuovano la decarbonizzazione. L’Europa deve diventare rapidamente il nostro mercato domestico di riferimento per le tecnologie a zero emissioni. Sia la Commissione sia gli Stati membri devono semplificare e snellire con urgenza il quadro normativo e accelerare la domanda di veicoli a zero emissioni. Questo sarà il mio obiettivo durante il mio mandato in ACEA”, ha concluso Rådström.



