venerdì, 19 Aprile 2024
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Il nostro punto di forza sono i soci

Il Gruppo Astercoop, cooperativa nazionale con un forte radicamento nel nord est e nella Emilia Romagna, sta diventando uno dei punti di riferimento nazionali nella gestione della logistica di magazzino, con un percorso di crescita che si è particolarmente concentrato negli ultimi anni.

Aster Coop è un operatore presente nel mercato delle esternalizzazioni dei servizi logistici di magazzino da oltre un quarto di secolo; per i primi 15 anni si è occupata quasi esclusivamente di magazzini industriali. Anticipando i processi di delocalizzazione delle produzioni industriali, ha avviato un percorso di diversificazione, prima merceologica, poi di servizio spostando la sua attenzione dal magazzino alla gestione dell’intera filiera logistica. Oggi il suo fatturato è caratterizzato da una prevalenza della filiera alimentare con importanti collaborazioni nel settore della GDO che nel loro insieme oggi rappresentano 60 % dell’fatturato e, dal 2009, è stato aperto un nuovo fronte, quello della filiera del farmaco, di cui l’esperienza più significativa, riguarda il Magazzino Centralizzato del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia, ma che opera anche da diversi anni anche nel settore degli elettrodomestici, dell’industria cartaria e chimica.

Quest’anno ha anche festeggiato i venticinque anni di attività. Un importante traguardo per un’azienda con sede amministrativa e legale a Udine – dove è nata gestendo la movimentazione dei prodotti all’interno del mercato ortofrutticolo – ma che opera anche all’esterno del Friuli ed è fortemente radicata anche in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, dove operano oltre 400 dei 912 soci totali.

Fanno parte del Gruppo Astercoop anche due aziende minori. La prima è la Madimer Friuli Srl è un’impresa che si occupa della distribuzione del collettame nel Friuli Venezia Giulia. Partner dei più importanti network del settore, ma con un forte radicamento al territorio, offre alle imprese regionali servizi di immagazzinaggio, raccolta ed inoltro dei loro prodotti su tutto il territorio nazionale. In questo ambito è specializzata nel settore del vino di cui cura, in apposito ambiente, l’affinamento e quindi la distribuzione in tutta Italia. La seconda Friularchivi Srl è una società che si è specializzata nella gestione documentale e archivistica, compresi i servizi correlati quali deposito, trasporto e gestione informatizzata dell’archivio. Offre inoltre servizi di formazione per la gestione degli archivi a comuni, enti pubblici e aziende private. Abbiamo intervistato Livio Nanino Presidente del Gruppo Astercoop, cooperativa che occupa 912 lavoratori, tutti con il doppio incarico di socio della cooperativa e di lavoratore della cooperativa e che ha chiuso il bilancio 2012 in attivo e con un volume d’affari di oltre 35 milioni di Euro.

 

Cosa rappresenta oggi il Gruppo Astercoop ?

Nella realtà il Gruppo Astercoop rappresenta nel panorama delle imprese cooperative attive nel mondo della fornitura di servizi logistici di magazzino un modello di cooperazione, in grado di fornire qualità, know how specialistico, flessibilità d’utilizzo di spazi, attrezzature, risorse e persone ed accompagnata da una elevata specializzazione in numerosi settori merceologici.

 

Come è andato il 2012 ?

Ci eravamo prefissati di riportare in equilibrio la gestione aziendale dopo la forte crescita del volume d’affari registrato nel 2011, quando fatturammo 33 milioni di Euro. Nella realtà i risultati ci hanno consentito non solo di raggiungere un sostanziale pareggio di bilancio ma incrementare il fatturato a 35 milioni di Euro. Per il 2013 prevediamo di incrementare ulteriormente il nostro volume d’affari.

 

Qual è il vostro punto di forza ?

Il nostro punto di forza principale sono i soci. Aster Coop ha saputo interpretare in tempo i cambiamenti della società e del mercato, dandosi prima una struttura d’impresa capace di confrontarsi nel mercato della logistica ad armi pari con la concorrenza, rifiutando l’idea di nicchie riservate; poi diversificando le attività e soprattutto le filiere merceologiche, senza timore di affrontare nuove sfide, al di fuori della propria specializzazione nella logistica industriale, ma anticipando così il fenomeno della delocalizzazione. Abbiamo scelto di competere nel mercato della logistica senza chiuderci in una nicchia e magari vivendo la sudditanza a grandi gruppi del mondo delle spedizioni e della logistica, decidendo di confrontarci con aziende multinazionali. Questo ci è costato molto, in termini di impegno e di sacrifici. Siamo stati tra i primi a istituire un sistema di governance definito dualistico. In sostanza abbiamo istituito un consiglio di sorveglianza e un consiglio di gestione che è nominato dal consiglio di sorveglianza. Questo ci permette di avere un controllo maggiore della gestione della cooperativa ed un legame anche con tutti i cantieri, avendo dei rappresentanti all’interno del consiglio di sorveglianza per ogni reparto.

 

Ci può raccontare come funziona la vostra organizzazione aziendale ?

L’Aster Coop Soc. Coop possiede una struttura tecnica ed organizzativa preparata e concepita per essere di supporto ai reparti. La struttura di sede è leggera e snella e si basa sulle classiche funzioni di Amministrazione e Finanza con annesso Controllo di Gestione, Commerciale e Acquisti responsabile anche del Sistema Qualità, Risorse Umane, Ufficio Tecnico responsabile anche dei Servizi Infomativi e Servizio Prevenzione e Protezione. Il tutto sotto la supervisione del Presidente del Consiglio di Gestione, che assume in sé anche la funzione di Direttore Generale. Il fulcro di questa organizzazione è costituito dalla figura del Capo Commessa, cioè da chi è il responsabile del reparto nel quale si svolge l’attività della cooperativa.

 

Si sente di dare qualche consiglio al mondo della cooperazione specializzata nella fornitura di servizi logistici ?

Il mondo della cooperazione nel settore della logistica oggi quasi sempre fa pensare ad un modello di figura subalterna, relegato a fornire manodopera a basso prezzo. Questo modello nella maggior parte dei casi prevede che l’operatore logistico abbia un ruolo di “general contractor” che poi affida le attività operative a piccoli trasportatori per la distribuzione, a cooperative le attività di magazzino, è fondato unicamente sulla tariffa. Questo modus operandi ha progressivamente impoverito il settore dei trasporti e della logistica, allargando sempre più la forbice della competitività nei confronti dei sistemi espressi dalle economie più avanzate, con cui il nostro sistema Paese si confronta. Il fallimento di questo modello risulta evidente dall’elevato tasso di irregolarità/illegalità crescente che lo contraddistingue, accompagnato dal progressivo deterioramento delle prestazioni. Più che consigli alle cooperative, ci sentiamo di sollecitare le organizzazioni imprenditoriali a farsi parte attiva nella promozione di una riorganizzazione del settore, determinante per la competitività di qualsiasi moderna economia. Sollecitazione che rivolgiamo anche al legislatore perché, se è vero che la cooperazione è radicata nella storia del nostro paese al punto da indurre i padri costituenti a inserirne la tutela in Costituzione, questa tutela deve trovare riscontro in una legislazione che contrasti il tradimento dei valori cooperativi e la permeabilità da parte di organizzazioni criminali.

 

D. Che ruolo assume la risorsa umana all’interno della vostra organizzazione ?

La risorsa umana che, nel nostro caso si identifica con il socio lavoratore è una figura centrale nella nostra organizzazione. Il fatto di essere cooperativa ci impone un impegno aggiuntivo rispetto ad una comune impresa nella gestione del personale, che non può fermarsi all’acquisizione di competenze specifiche, ma deve partire da una visione più generale, fino alla condivisione delle strategie di gestione e sviluppo dell’impresa.

 

Quali obiettivi strategici vi ponete a breve-medio termine ?

Riuscire ad essere presenti in territori più vasti è la sfida dei prossimi anni. Non essere identificati per l’appartenenza al luogo dove abbiamo la sede legale. La logistica per sua natura collega e deve per forza pensare a territori vasti. La sfida è quella del radicamento territoriale, che è tipica delle cooperative, ma è anche la sfida più difficile e quindi vogliamo essere la cooperativa di Udine, Bologna, Forlì, Cesena, Treviso e Milano e molti altri luoghi ancora.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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