mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il fronte caldo dei pedaggi

Si scaldano gli animi delle associazioni che rappresentano l’autotrasporto sulla questione pedaggi autostradali.
Unatras ha richiesto un incontro urgente con i concessionari autostradali (Aiscat) “per aprire un tavolo di confronto finalizzato ad ottenere sconti per gli autotrasportatori che utilizzano in modo ricorrente le tratte in concessione. La stessa presidenza ha deliberato in merito all’urgenza di ricevere rassicurazioni, da parte del ministro Lupi, affinché anche il Governo assecondi questo percorso confermando la necessità di recuperare gli aumenti ingiustificati concessi dal primo gennaio 2014, tramite sconti direttamente al casello a valere sulla fatturazione mensile delle imprese. Inoltre Unatras ritiene fondamentale che il Ministro si adoperi affinché gli stessi fondi garantiti per gli sconti pedaggi ai consorzi di servizio vengano resi disponibili in tempi molto più brevi di quanto accade oggi (in media due anni e mezzo di attesa). Anche su questo fronte sarà importante verificare la capacità di persuasione del Governo rispetto ai concessionari autostradali. Già a partire dal 22 gennaio, nell’incontro previsto con il sottosegretario Girlanda, Unatras si attende impegni concreti in tal senso”.

CNA-Fita, dal canto suo, plaude al giro di vite di Unatras e si dice pronta alla mobilitazione delle sue strutture territoriali dopo che il ministro Lupi, nella sua ultima comunicazione seguita all’incontro con Aiscat, “si è dimenticato dell’autotrasporto”: “Non pensi ignorando le nostre richieste – ha dichiarato Cinzia Franchini presidente nazionale CNA Fita – di poter normalizzare la questione pedaggi che rimane uno dei fronti più caldi insieme al caro traghetti e a tutte le altre questioni ancora aperte e solo accennate nell’ultimo protocollo siglato il 28 novembre scorso. Si ricordi Ministro – ha proseguito la presidente nazionale – che la verifica del protocollo sottoscritto dalle maggiori associazioni di rappresentanza del settore è previsto per il prossimo 31 gennaio e a tutt’oggi non abbiamo ancora avuto riscontri oggettivi”

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