lunedì, 17 Novembre 2025
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FIAP: “Sul divieto di sorpasso serve un intervento immediato.”

FIAP chiede la sospensione immediata del divieto di sorpasso sulla A1: aumentano tempi di percorrenza, rischi e costi per l’autotrasporto. Urgente un tavolo tecnico

FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali – prosegue con decisione le iniziative avviate fin dalle prime ore successive all’introduzione del divieto di sorpasso per i mezzi pesanti nel tratto A1 Incisa–Reggello /Chiusi.

La Federazione ha già attivato tutti i canali istituzionali competenti, coinvolgendo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Prefetture e la Polizia Stradale, oltre ad aver trasmesso al Parlamento una relazione per l’avvio di interrogazioni urgenti.

Il provvedimento sta già producendo effetti rilevanti: tempi di percorrenza più lunghi fino a un’ora, violazioni dei tempi di guida e riposo, aumento del rischio di incidenti e crescita dei costi operativi per le imprese. Per FIAP, questi elementi rendono necessaria una sospensione immediata dell’ordinanza e l’apertura di un tavolo tecnico che coinvolga tutte le istituzioni e le rappresentanze del settore.

FIAP chiede la sospensione immediata del divieto di sorpasso sulla A1

“Accogliamo positivamente che anche altre realtà del settore stiano intervenendo. In situazioni come questa serve una voce unitaria e responsabile, a tutela della sicurezza degli autisti e della principale arteria logistica del Paese” dichiara Alessandro Peron, segretario generale FIAP.

“Confidiamo che la politica, in una fase delicata e con appuntamenti elettorali imminenti in diverse regioni, dimostri attenzione verso una categoria essenziale per l’economia nazionale. Gli autotrasportatori hanno memoria lunga, e la sensazione di essere ascoltati o ignorati incide sempre sulle valutazioni future.”

FIAP conferma che proseguirà con ulteriori iniziative istituzionali e legali, inclusa la diffida formale predisposta dai propri legali, affinché il provvedimento venga riesaminato con urgenza.

“La nostra posizione è chiara: siamo pronti al confronto, ma servono decisioni responsabili e interventi concreti. La logistica non può essere penalizzata da misure che, invece di ridurre i rischi, li aumentano.”

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