sabato, 27 Dicembre 2025
HomeLogisticaQuattro pilastri per la maturità logistica

Quattro pilastri per la maturità logistica

Nel contesto di volatilità economica globale, il settore della logistica e del trasporto si trova di fronte a una scelta decisiva: rimanere ancorato a modelli operativi reattivi e frammentati, oppure abbracciare una trasformazione verso operazioni proattive guidate dai dati. Doug DeLuca, SAP Supply Chain Management & SAP Business Network Product Marketing di SAP, articola chiaramente questo dilemma con 4 strategie per far maturare la logistica e propone un percorso di crescita scandito da quattro fasi critiche che permettono alle aziende di trasporto di accelerare la propria evoluzione e costruire operazioni efficienti, resilienti e ben orchestrate.

La Sfida della Transizione: da Reattivi a Proattivi

Il panorama della logistica contemporanea è caratterizzato da una tensione strutturale. Le aziende che si adattano rapidamente alle nuove condizioni geopolitiche e alle perturbazioni globali rimangono competitive e mantengono la resilienza, mentre quelle che perpetuano il tradizionale status quo rischiano di subire crescenti pressioni sui costi e una scalabilità limitata. Secondo DeLuca, senza un piano consapevole di adattamento ed evoluzione, le imprese sono esposte a una vulnerabilità crescente.

Nel 2025, il settore italiano ed europeo del trasporto merci si trova in una fase di accelerazione digitale senza precedenti. L’avvio della e-CMR (Lettera di Vettura Elettronica) a livello internazionale dal 26 settembre 2024, l’entrata in vigore delle normative eFTI (Electronic Freight Transport Information) e la crescente pressione per la sostenibilità ambientale hanno trasformato la digitalizzazione da opzione strategica a imperativo operativo.

Primo Pilastro: Efficienza attraverso Automazione Intelligente

La prima tappa del percorso di maturità logistica riguarda il passaggio dalle attività manuali e frammentate all’automazione intelligente. Secondo DeLuca, nella fase iniziale le operazioni di logistica sono caratterizzate da processi manuali inefficienti: dall’ingaggio dei vettori tramite email alla gestione dei dati con fogli di calcolo. Questo modo di lavorare crea inefficienze, amplifica il rischio di errori e limita drasticamente la scalabilità.
La soluzione inizia dalla digitalizzazione dei flussi di lavoro critici. Integrando le piattaforme di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) con i sistemi di gestione dei trasporti (TMS) e dei magazzini (WMS), le organizzazioni possono automatizzare attività di routine quali l’inserimento dei dati, l’elaborazione delle fatture e la comunicazione con i partner logistici. Il beneficio è duplice: eliminare le ridondanze comunicative e restituire tempo prezioso ai team per attività a maggior valore aggiunto.
Nel contesto dei trasporti, ciò significa:
• Ottimizzazione dei costi di trasporto attraverso il consolidamento intelligente dei carichi;
• Pianificazione dinamica delle spedizioni che riduce la dipendenza da spedizioni spot;
• Riduzione dei consumi di carburante grazie all’ottimizzazione dei percorsi e dei routing;
• Prevenzione dei pagamenti in eccesso attraverso la convalida automatica delle fatture dei vettori.
Man mano che le organizzazioni maturano, queste efficienze diventano parte integrante dei flussi di lavoro quotidiani, riducendo il divario organizzativo tra le aziende, i vettori e i partner commerciali. L’allocazione delle risorse, secondo DeLuca, è guidata dai dati e diventa agile, creando le fondamenta per funzionalità avanzate e collaborazioni estese.

Secondo pilastro: Visibilità come Motore Decisionale

Il secondo stadio della maturazione logistica affronta una delle lacune più critiche delle operazioni tradizionali: la mancanza di visibilità end-to-end. DeLuca identifica nella visibilità limitata un punto dolente comune alle organizzazioni con bassa maturità, dove lo stato delle spedizioni rimane sconosciuto fino al momento della consegna o è accessibile soltanto uscendo dal processo principale di evasione degli ordini.
Senza informazioni tempestive e integrate, è impossibile adattarsi velocemente alle interruzioni o soddisfare le crescenti aspettative dei clienti. Per progredire, le aziende devono trasformare i dati grezzi in informazioni utili e azioni concrete, eliminando i silos organizzativi e integrando la visibilità in tempo reale nei principali processi di fulfillment.
Una moderna control tower logistica unifica il tracking delle spedizioni, gli eventi operativi, i documenti digitali e gli allarmi su una mappa centralizzata, permettendo ai team di:
• Anticipare potenziali ritardi sulla base di analisi predittive;
• Creare notifiche automatiche destinate ai clienti in caso di eccezioni o modifiche;
• Prendere decisioni proattive basate su dati storici e scenari previsionali;
• Ottimizzare i piani di trasporto in tempo reale.

Nel trasporto merci moderno, una migliore visibilità consente al team di assistenza clienti di comunicare proattivamente gli aggiornamenti e, crucialmente, permette all’azienda di mantenere le promesse fatte ai clienti con maggiore affidabilità. Il vantaggio competitivo non risiede solo nella riduzione dei costi, ma nella capacità di offrire un servizio prevedibile e trasparente.

Terzo Pilastro: resilienza mediante ottimizzazione continua

Nel contesto incerto degli anni 2020, la resilienza non è più un attributo desiderabile, ma un requisito fondamentale per la sopravvivenza operativa. Secondo DeLuca, le organizzazioni mature assorbono meglio gli shock del mercato e continuano a operare efficacemente, mentre quelle meno mature sono costrette a reagire con misure costose e tardive, spesso dopo che i danni sono già stati causati.
Le operazioni logistiche resilienti condividono tre caratteristiche: sono flessibili, sostenibili e guidate dai dati. Consentono ai leader di prendere decisioni rapide ma ponderate in risposta alle interruzioni, basandosi su analisi integrate e ottimizzazione intelligente piuttosto che su intuizioni o procedure rigide.
Di fronte alle frequenti perturbazioni di mercato – volatilità geopolitica, crisi climatiche, interruzioni dei porti, fluttuazioni energetiche – le organizzazioni mature puntano a piccoli miglioramenti continui e incrementali nella pianificazione, nella negoziazione con i vettori e nell’esecuzione operativa. Questa filosofia riconosce che il miglioramento incrementale crea le fondamenta per il successo più ampio.

Concretamente, ciò significa:
Ottimizzazione dei percorsi per ridurre le distanze e i tempi di percorrenza;
Transizione verso modalità di trasporto a minore emissione di carbonio (ferroviario, marittimo intermodale) per conformarsi alle normative ambientali;
Riconfigurazioni dei carichi per massimizzare l’utilizzo dei container e dei rimorchi;
Previsione e pianificazione degli scenari per mitigare i rischi da fornitori critici.
Con gli strumenti e i processi giusti, sottolinea DeLuca, le aziende possono trasformare le potenziali interruzioni in opportunità di vantaggio competitivo.

Quarto Pilastro: Orchestrazione come Sincronizzazione Ecosistemica

Il livello massimo della maturità logistica è rappresentato dall’orchestrazione automatizzata – il punto in cui sistemi, persone e partner collaborano in armonia sotto la guida di tecnologie autonome basate su intelligenza artificiale, secondo una strategia unificata.

L’orchestrazione della supply chain, secondo il recente report di MHI e Deloitte 2025, può essere definita come la capacità di integrare e sincronizzare tutte le fasi delle operazioni logistiche, dalla pianificazione strategica fino all’esecuzione operativa. Un livello così elevato di integrazione dell’ecosistema consente alle imprese di anticipare i rischi, rispondere dinamicamente ai cambiamenti e collaborare dentro il proprio ecosistema senza frammentazioni.
Per raggiungere l’orchestrazione sono essenziali:
• Sistemi connessi su una piattaforma unificata che consente la visibilità e il controllo centralizzato;
• Collaborazione in tempo reale tra fornitori, vettori, magazzini e clienti;
• Accesso a dati predittivi e in tempo reale su spedizioni, domanda, capacità, condizioni meteorologiche, traffico portuale e congestione stradale;
• Agenti di intelligenza artificiale autonoma (Agentic AI) capaci di acquisire dati multimodali, completare compiti specifici in modo indipendente e coordinarsi con altri agenti per l’ottimizzazione sincronizzata.
S

econdo le ricerche di McKinsey citate da esperti del settore, il 75% delle aziende prevede di implementare o già utilizza soluzioni basate su AI per la gestione della supply chain nei prossimi due anni. Inoltre, gli investimenti globali in AI raggiungeranno i 300 miliardi di dollari entro il 2026, con una crescita annua del 25,4%. Nel trasporto merci specificamente, l’AI può ridurre i costi di trasporto fino al 15% attraverso l’ottimizzazione dei percorsi e la gestione dinamica delle flotte.

L’implementazione pratica: un percorso strutturato

La sfida per le imprese italiane di trasporto e logistica non consiste nel riconoscere la necessità del cambiamento, bensì nell’implementare un percorso strutturato e sostenibile. Secondo DeLuca, il viaggio verso la maturità non avviene per salti improvvisi, ma attraverso una progressione logica che costruisce competenze e fiducia a ogni stadio.

A. Trapani
A. Trapanihttps://www.andreatrapani.com
Redattore e Responsabile Area Web Trasportare Oggi in Europa
X