sabato, 25 Ottobre 2025
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Autisti italiani favorevoli all’AI in cabina: lo studio Geotab

Secondo un’indagine Geotab, in Italia il 94% dei conducenti di veicoli commerciali è favorevole al coaching basato sull’AI

Una nuova analisi paneuropea condotta da Geotab, leader globale nelle soluzioni per i veicoli connessi, evidenzia una visione chiara da parte dei conducenti di veicoli commerciali sul futuro della tecnologia in cabina. In tema di dash cam, infatti, l’87% degli intervistati preferirebbe il supporto di sistemi dotati di coaching vocale immediato basato sull’intelligenza artificiale, rispetto alla semplice registrazione video dell’abitacolo da rivedere in un secondo momento.

In Italia, l’entusiasmo verso queste soluzioni è ancora più marcato: il 94% degli autisti – il valore più alto tra i Paesi analizzati e 7 punti sopra la media europea – si dichiara favorevole all’utilizzo di strumenti in grado di fornire istruzioni in tempo reale per migliorare il proprio stile di guida.

Autisti europei divisi tra timori per la privacy e fiducia nella tecnologia

Lo studio, realizzato su un campione di oltre 3.500 conducenti professionisti in sette Paesi europei, di cui 500 in Italia, mette in evidenza una questione centrale: il delicato equilibrio tra privacy e protezione. Se da un lato il 92% dei partecipanti europei esprime riserve sull’uso delle telecamere in cabina, la stessa percentuale si dichiara pronta a superare tali timori nel caso in cui le riprese possano dimostrare l’assenza di colpa in un incidente. In Italia, questo equilibrio risulta ancora più accentuato: il 95% degli autisti accetterebbe l’utilizzo delle dash cam se queste consentissero di tutelarsi in caso di sinistro.

Questi dati mostrano come i conducenti valutino con attenzione i vantaggi offerti dalla tecnologia, cercando di bilanciare innovazione e tutela della propria riservatezza.

In Italia il 94% dei conducenti di veicoli commerciali è favorevole al coaching basato sull’AI

Gli autisti della Penisola, benché più propensi verso l’innovazione rispetto ai colleghi del continente, si trovano particolarmente combattuti tra i benefici pratici offerti dalle dash cam e la forte sensibilità nei confronti del controllo sul proprio lavoro. Le telecamere di bordo sono infatti percepite positivamente soprattutto per la loro utilità nella gestione delle pratiche assicurative, con il 44% degli intervistati che ne riconosce il valore nella risoluzione più rapida dei sinistri. Seguono il supporto nella dimostrazione dell’assenza di colpa in caso di incidente (43%) e il miglioramento degli standard di guida attraverso il coaching (43%).

Tuttavia, questa apertura è accompagnata da varie preoccupazioni, che emergono in maniera equa. I dubbi sono connessi prevalentemente al rischio di errata interpretazione del materiale raccolto (38%), seguito dalla percezione di sfiducia da parte del datore di lavoro (36%) e dalla tutela della privacy pubblica, vale a dire degli altri utenti della strada che potrebbero venire filmati (32%).

Il divario educativo in Europa

Il gap emerso dallo studio è trasversale a livello europeo, e i gestori di flotte sono chiamati a colmarlo. Le preoccupazioni degli autisti risultano infatti ampie e diversificate, senza che una in particolare emerga con forza. In Europa come in Italia, rispetto all’impiego delle dash cam , tra le resistenze più rilevanti figurano il timore che le riprese vengano estrapolate dal contesto (38%), il loro possibile utilizzo a fini disciplinari (34%) e le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati (34%). Questi elementi rappresentano ostacoli concreti all’adozione delle telecamere a bordo, sottolineando l’importanza di investire in formazione e comunicazione per favorirne una comprensione più consapevole e condivisa.

“I dati dimostrano che i conducenti sono pragmatici e lungimiranti. Lo studio evidenzia una tensione tra privacy e protezione, ma al tempo stesso ne suggerisce la soluzione”, ha affermato Edward Kulperger, Senior Vice President EMEA di Geotab. “L’idea che gli autisti siano contrari alla tecnologia è ormai superata: il loro livello di accettazione cresce quando comprendono i reali vantaggi delle nuove soluzioni. Il settore ha l’opportunità di migliorare la comunicazione sul contributo che questi sistemi possono dare alla sicurezza. Si tratta di un approccio che può favorire la nascita di una cultura della fiducia e portare a strade più sicure per tutti”.

Tecnologia e formazione dei conducenti

In un contesto di persistente carenza di autisti e di crescenti pressioni operative, l’adozione di tecnologie a supporto dei conducenti, chiamati ad affrontare sfide sempre più complesse sulla strada, rappresenta una priorità strategica per i gestori di flotte. Strumenti come il coaching basato sull’intelligenza artificiale e la possibilità di esonero da responsabilità in caso di incidente, infatti, si rivelano elementi chiave per promuovere lo sviluppo professionale e il benessere degli autisti.

Forse anche per questi motivi, l’indagine conferma quanto emerso da una precedente ricerca condotta da Geotab: quasi il 70% dei conducenti è favorevole all’adozione di tecnologie che possono contribuire a migliorare le proprie prestazioni.

In particolare, i nuovi dati mostrano che il 67% degli intervistati sostiene l’utilizzo delle riprese video ai fini della formazione, purché siano impiegate in modo costruttivo e collaborativo. Al contrario, solo meno dell’1% non riconosce alcun beneficio nell’uso delle dash cam. Alla domanda sui principali vantaggi, i conducenti hanno indicato il miglioramento degli standard di guida attraverso la formazione, una maggiore sicurezza e la possibilità di dimostrare la propria innocenza in caso di sinistro, evidenziando un duplice interesse: crescita professionale e protezione personale.

Redazione
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