giovedì, 28 Marzo 2024
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UPS studia l’healthcare

UPS rende noti i risultati della settima edizione di “Pain in the (supply) chain“, lo studio che il corriere conduce annualmente sull’Healthcare, coinvolgendo quest’anno 530 dirigenti di settore a livello globale. La ricerca analizza i principali trend che determinano cambiamenti a livello di business e supply chain delle aziende nel settore sanitario, tra nuove opportunità e gestione dei rischi.

Un contesto caratterizzato da crescenti rischi, normative complesse e costanti pressioni sui costi impedisce ai manager del settore healthcare di agire rapidamente per cogliere le opportunità non ancora sfruttate del settore. Questo è quanto emerge dal 7° studio annuale “Pain in the (Supply) Chain” di UPS. A livello globale, i manager del settore stanno progettando partnership strategiche e investimenti tecnologici al fine di mitigare i rischi e cogliere opportunità di crescita.

Tra i fattori più significativi che accrescono il clima di incertezza nella supply chain della salute figurano le normative più rigide e le maggiori sfide relative alla protezione dei prodotti. Per il terzo anno consecutivo, la conformità alle normative costituisce la principale problematica della supply chain (menzionata dal 60% degli intervistati). Inoltre, il 78% cita la conformità alle normative e il crescente numero di norme tra i principali trend che determinano cambiamenti a livello di business e supply chain. Anche la protezione dei prodotti sta diventando una questione sempre più sentita in un mercato fortemente globalizzato. Il 46% ha infatti inserito la sicurezza del prodotto tra le sfide maggiori, e il 40% il danneggiamento e il deterioramento dei prodotti tra le preoccupazioni principali.

Anche i fattori economici rivestono un certo rilievo nel quadro generale: il 49% degli intervistati sostiene di sentire ancora l’impatto della crisi economica a sei anni di distanza. La maggior parte degli intervistati che ha espresso questa opinione opera negli USA, dove il 60% dei decision maker nell’ambito della logistica del settore healthcare cita preoccupazioni relative all’economia. In tale contesto economico globale, la gestione dei costi rimane un elemento fondamentale (il 44% degli intervistati la considera una delle maggiori preoccupazioni in ambito supply chain).

Malgrado operino in un contesto caratterizzato da rischi, soltanto il 26% dei manager del settore healthcare considera i piani di emergenza tra le principali preoccupazioni relative alla supply chain. Dall’altro lato, il 34% degli intervistati in Asia e il 22% di quelli in America latina dichiarano che negli ultimi 3-5 anni oltre un terzo delle supply chain delle loro aziende ha dovuto far fronte a eventi imprevisti. Tra le sfide specifiche alla capacità delle aziende di affrontare i rischi salvaguardando la continuità del business figurano eventi che risultano troppo improbabili o non frequenti (61%), infrastrutture di supporto troppo onerose da realizzare (46%) e il fatto che tale aspetto sia considerato poco prioritario o addirittura non prioritario (42%) rispetto ad altre questioni più urgenti.

Le imprese che adottano nuove tecnologie e strategie volte a trasformare la supply chain al fine di mitigare i rischi avranno più probabilità di cogliere le nuove opportunità di crescita che si presenteranno nel mercato healthcare”, ha dichiarato John Menna, vice presidente della strategia globale healthcare di UPS.

Strategie di successo per mitigare il rischio e accrescere la competitività

La maggior parte delle aziende che riescono a mitigare il rischio e accrescere la competitività punta sulle partnership e su costanti investimenti tecnologici. Dalle interviste realizzate a livello globale a decision maker in ambito logistico è emerso quanto segue:
•    il 78% cita le partnership nell’ambito nel settore logistico e della distribuzione tra le principali strategie per gestire i costi della supply chain;
•    il 65% sfrutta le partnership nell’ambito nel settore logistico e della distribuzione per assicurarsi un accesso ai mercati globali;
•    il 61% utilizza le collaborazioni, incluse partnership nell’ambito nel settore logistico e della distribuzione, per adottare nuovi canali di distribuzione e go to market, mentre il 23% adotta a tal fine una strategia di fusioni e acquisizioni;
•    il 59% collabora con fornitori terzi di servizi logistici per accrescere l’efficienza e migliorare la competitività.

Anche quest’anno investire in nuove tecnologie rientra tra le strategie principali finalizzate ad accrescere l’efficienza e la competitività nei prossimi cinque anni. A livello globale, l’80% degli intervistati dichiara che nei prossimi 3-5 anni investirà in nuove tecnologie.

Opportunità non sfruttate nella supply chain healthcare

Le aziende hanno fatto progressi nel far fronte alle sfide del settore, ma non hanno ancora sfruttato le numerose opportunità che hanno di fronte. Un’area di opportunità consiste nella possibilità di far leva sui nuovi canali e modelli di distribuzione per soddisfare le esigenze della clientela in continua evoluzione con la crescita dell’e-commerce, dell’urbanizzazione e dell’assistenza sanitaria a domicilio. Negli ultimi due anni, almeno il 70% degli intervistati in entrambi gli anni, ha dichiarato di voler utilizzare maggiormente i nuovi canali di distribuzione; tuttavia nello stesso periodo il loro mix di canale si è mantenuto pressoché invariato. Questo conferma che, se da un lato l’intenzione di cogliere opportunità non ancora sfruttate è evidente, dall’altro nella realtà i cambiamenti sono lenti. Tra le ragioni alla base di tale lentezza, il 68% indica il fatto che sta ancora mettendo a punto le proprie strategie relative ai canali diretti.

Un altro fenomeno di rilievo è l’espansione del settore dell’assistenza sanitaria a domicilio, in cui si prevedono picchi di crescita nel prossimo decennio. A livello globale, il 21% degli intervistati considera lo spostamento verso l’assistenza sanitaria a domicilio uno dei trend principali che determineranno cambiamenti a livello di business e delle supply chain. Gli intervistati dichiarano che nei prossimi 7-10 anni il 30% dei prodotti riguarderanno il canale dell’assistenza sanitaria a domicilio.

Un’altra area che presenta delle potenzialità non ancora sfruttate sono le partnership collaborative. Nel 2011 il 62% dei decision maker intervistati aveva dichiarato che la strategia principale per gli anni successivi avrebbe riguardato il ricorso o l’intensificarsi della collaborazione con fornitori di servizi logistici, mentre il 60% la riteneva essere stata una strategia vincente nei precedenti 18 mesi. Secondo i dati del sondaggio di quest’anno, il 59% degli intervistati ha citato questa strategia tra quelle seguite nei precedenti 18 mesi e che verranno seguite nei prossimi anni, indicando che se da un lato il settore healthcare riconosce l’importanza di attuare tali strategie per incrementare la competitività, dall’altra l’implementazione aziendale richiede tempi lunghi.

Anche l’espansione del mercato globale è un’area che continua a presentare nuove opportunità e in cui le aziende sanitarie stanno investendo massicciamente. Il 65% dichiara di avere iniziato ad operare negli ultimi 18 mesi in nuovi mercati globali in un’ottica di espansione della propria base clienti e incremento dei ricavi. Guardando al futuro, il 78% intende espandersi verso nuovi mercati globali nei prossimi 3-5 anni. Questi risultati sono quasi perfettamente allineati ai dati dell’indagine del 2011 dove l’81% dei manager aveva dichiarato di progettare un’espansione verso nuovi mercati globali negli anni successivi.

“La supply chain del settore sanitario sarà investita da una nuova ondata di cambiamenti” ha sottolineato Dirk Van Peteghem, vice presidente della logistica healthcare di UPS. “In UPS ci impegniamo per rimanere sempre un passo avanti rispetto ai trend evolutivi del settore e sviluppare soluzioni innovative per i nostri clienti sulla base della nostra significativa esperienza, delle nostre estese infrastrutture e della migliore tecnologia del settore. Con un approccio unico nel suo genere e orientato alle soluzioni, offriamo alle aziende un nuovo livello di agilità per il raggiungimento dei loro obiettivi assicurando la conformità normativa e dando priorità alla protezione del prodotto e al servizio clienti”.

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